Teatro Amazonas
Manaus (1896)
700 posti
Nel cuore della foresta pluviale amazzonica c’è un teatro d’opera quanto mai inaspettato. Siamo a Manaus, ad alcune ore di volo dalle altre città brasiliane. Proposto all’epoca della Belle Époque, quando qui si facevano immense fortune con la gomma, il progetto fu scelto dal Gabinete Português de Engenharia e Arquitectura di Lisbona e l’architetto Celestial Sacardim fu incaricato dei lavori, che procedettero a rilento e con alcune interruzioni. Il 31 dicembre 1896 comunque avvenne l’inaugurazione con La Gioconda di Amilcare Ponchielli.
Lo stile architettonico del teatro è tipicamente neo-rinascimentale. Le travature furono importate dall’Alsazia, le pareti d’acciaio da Glasgow e il marmo per statue, scalinate e colonne da Carrara, i 200 lampadari da Murano. La cupola dell’edificio è ricoperta di 36.000 piastrelle di ceramica dipinte con il giallo e verde della bandiera del Brasile. Gli interni, in stile Luigi XV, arrivarono dalla Francia e il pittore italiano Domenico de Angelis si occupò dei pannelli che decorano il soffitto. Il sipario dipinto con il soggetto “Incontro di acque” fu creato a Parigi da Crispim do Amaral.

Il teatro appare nel film Fitzcarraldo diretto dal regista tedesco Werner Herzog nel 1982. All’inizio della pellicola Brian Sweeney “Fitzcarraldo” Fitzgerald, ossessionato dall’opera, entra nel teatro per ascoltare Caruso nell’Ernani arrivando però solo alla fine dell’opera. Mentre è certo che l’Amazonas fu costruito per attrarre i grandi cantanti, non c’è testimonianza che vi abbia cantato Caruso.
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