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Alfonso Antoniozzi, Vincerò, ma anche no
136 pagine, Janus Editore, 2021
Lo strillo in copertina “Tutto quello che nessuno ha mai detto sull’opera lirica” è ambizioso se non addirittura pretenzioso, ma il nome dell’autore è una garanzia: Alfonso Antoniozzi – grande cantante, intelligente regista, assessore alla cultura della sua città (Viterbo), docente di Teoria e tecnica dell’interpretazione, uomo di spettacolo a tutto tondo – è un animale di palcoscenico che conosce benissimo il suo ambiente e di lui ci si può sicuramente fidare. Più cauto è comunque il sottotitolo ufficiale “Pratico manualetto per i neofiti dell’Opera”. Di questo infatti si tratta, di un’introduzione per chi è digiuno di opera e al massimo riconosce Vincerò o Brindiamo, brindiamo, perché li ha sentiti cantati da il Volo…
«Mi auguro che questo libro possa essere una delle cento chiavi possibili che aprono le porte di un teatro d’opera allo spettatore», scrive Antoniozzi, che utilizza dieci celeberrime pagine del repertorio lirico per incuriosire e stimolare quella «passione che aspetta di essere scoperta, una di quelle che non vi lasciano più e che vi migliorano l’esistenza».
Ma il librino non è rivolto solo ai neofiti, anche gli appassionati vi possono trovare qualche spunto curioso presentato con una scrittura brillante e ironica. Con il criterio inflessibile di parlare solo di interpreti non più viventi – con l’eccezione di Renata Scotto, al tempo ancora in vita – Antoniozzi confessa di non avere avuto il coraggio di scrivere giudizi sui colleghi, anche se solo positivi. Oltre che ai colleghi, l’autore si rivolge ai critici musicali e ai musicologi rivelando che anche se il testo non è pensato a loro, se volessero lo stesso leggerlo non mancano i motivi per «allenare le sinapsi che sovrintendono all’ironia e magari persino all’autoironia». E infatti così è.
Ognuno dei dieci esempi è formato da un’introduzione/digressione delle peripezie legate alla composizione dell’opera da cui l’aria è tratta, al compositore e alla sua epoca; dalla trama dell’opera; da una parafrasi del testo; da una guida all’ascolto e dall’interpretazione scelta che si può ascoltare/vedere in rete tramite il QR-code opportunamente stampato.
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