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Alonzo King Lines Ballet, Deep River
Torino, Fonderie Limone, 26 ottobre 2024
Corpi di scena
Chiusura col botto quella di TorinoDanza che alle Fonderie Limone presenta l’attesa performance di Alonzo King e del suo Lines Ballet. Deep River, concepito durante il lockdown in luoghi insoliti, è ora ricreato sul palcoscenico di un teatro: durante i primi due anni della pandemia gli artisti hanno lavorato in bolle confinate – nei loro studi, al Golden Gate Park, in una fattoria, nel deserto di Wickenburg in Arizona e in vari altri luoghi – per continuare a costruire nonostante l’isolamento.
Quella di Alonzo King è una danza che spinge oltre il concepibile il rigorosissimo linguaggio classico nutrendolo dell’incontro di altre culture e spiritualità: l’Africa, l’ebraismo, l’induismo, gli spiritual americani. Dal 1982, anno della formazione della Lines Ballet Company, King ha elaborato un linguaggio binario, dove la purezza neoclassica incontra e sposa con accostamenti vertiginosi la fluidità sanguigna della danza afroamericana. Ne emerge uno stile visionario, fatto per ballerini contemporanei, virtuosi, ma con una qualità drammatica di fondo.
Sulle musiche di Jason Moran, Lisa Fischer, Pharoah Sanders, Maurice Ravel, James Weldon Johnson e la voce Lisa Fischer, la coreografia di Alonzo King invita il pubblico a considerare la bellezza fisica e la maestosità dell’umanità come l’apice della creazione: «L’amore è l’oceano da cui siamo sorti, in cui nuotiamo e a cui un giorno torneremo» L’amore, se profondamente coltivato, può liberarci. Deep River è un invito a rimanere fondamentalmente positivi, indipendentemente dalle circostanze, a far sbocciare il loto nel fango e a guardarsi l’un l’altro come una famiglia di anime.
La fluidità dei movimenti, l’eleganza che occulta gli sforzi acrobatici dei ballerini e la bellezza dei corpi hanno un effetto ipnotizzante sugli spettatori che alla fine prorompono in entusiastici applausi. Nella multietnica compagnia c’è anche una ballerina torinese, Ilaria Guerra, molto festeggiata. Nell’incontro con King prima dello spettacolo si è apprezzata la profondità filosofica del suo pensiero. Ora il coreografo si sposta a Orsolina28 per una residenza in vista di una nuova creazione. Di certo le colline del Monferrato saranno l’ambiente ideale per stimolarne la fantasia.

