Calibano, l’Opera e il mondo
144 pagine, numero sei, marzo 2025
Alcina, l’incantesimo del mondo
«Proprio nel 2025 ricorrono i dieci anni della pubblicazione nel nostro paese di un grandioso lavoro teorico-politico che ha rivoluzionato il dibattito sulla lotta sociale e sul femminismo, partendo proprio dalla caccia alle streghe. Si tratta di Calibano e la strega. Le donne, il corpo e l’accumulazione originaria (Mimesis, 2015), dell’attivista, scrittrice e accademica italiana naturalizzata americana Silvia Federici. Un testo fondamentale, nei confronti del quale la nostra rivista riconosce un debito d’ispirazione, palese fin dal nome che abbiamo scelto di darle». Così scrive Paolo Cairoli direttore della rivista uscita in concomitanza con la produzione dell’Alcina all’Opera di Roma.
È la magia infatti il soggetto del numero sei di Calibano, una magia da sempre legata all’universo femminile, come dimostrano gli articoli di Paolo Pecere, “Il mondo è ancora magico”; Giulia Paganelli, “Danzando nella foresta della notte”; Annalisa Perrotta, “D’incanto e d’oblio”; Alberto Piccinini, “Qualcosa di umano e sublime”; Davide Daolmi, “Dall’apparenza all’apparire”; Michela Garda, “Come una seduzione”; Andrea M. Alesci, “Parole magiche, magiche parole”.
Come sempre degli “speciali” affrontano l’argomento da un punto di vista più ampio e qui abbiamo i contributi di Loredana Lipperini, “Ne possiamo ancora scrivere” (opera in lettere); la testimonianza di Sofia Righetti Nottegar, “Guardare oltre”; Domitilla Pirro, “La casa spezzata” (Opera in fotogrammi); un racconto di Claudia Durastanti, “L’apparizione”; mentre Giuliano Danieli in “Se non ti basta” affronta il tema opera e magia.
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