Arena
Verona (30 d.C.)
14.000 posti
L’Arena è un anfiteatro romano situato nel centro storico di Verona. Si tratta di uno dei grandi fabbricati che hanno caratterizzato l’architettura ludica romana ed è l’anfiteatro antico con il miglior grado di conservazione, grazie ai sistematici restauri realizzati fin dal ‘600. L’arena misura 75,68 m x 44,43 m, ovvero 250 x 150 piedi romani, dunque una cifra tonda, a conferma della semplicità del modulo base utilizzato, con un rapporto tra asse maggiore e asse minore di 5 a 3. Roghi di eretici, giostre, tornei, cacce dei tori, gare di equitazioni e di velocipedi, spettacoli di ascensione con aerostato, esercizi ginnici acrobatici ebbero luogo nel tempo fino al 1856 quando si ebbe la prima stagione lirica: furono eseguiti Il Casino di Campagna e La fanciulla di Gand di Pietro Lenotti e Le convenienze teatrali e I pazzi per progetto di Gaetano Donizetti. L’Arena si preparava ad assolvere pure compiti civili, come il 16 novembre 1866, quando vi si tenne la festa per l’annessione del Veneto al regno d’Italia alla presenza di Vittorio Emanuele II. Dopo il 1866 Verona rimase città militare, ma l’esercito si mostrò più vicino al popolo, tenendo a volte nel monumento lo spettacolo del carosello. Inoltre la prima domenica di giugno per la festa dello statuto albertino si teneva uno spettacolo pirotecnico.
Gli spettacoli più di successo comunque furono gli spettacoli circensi. Dal 1913 l’anfiteatro veronese divenne il più grande teatro lirico all’aperto del mondo con l’allestimento dell’Aida che in quell’anno aprì ufficialmente il festival lirico areniano. Con tale utilizzazione, venne così salvata l’esigenza di conservare il carattere di ambiente per spettacoli popolari, tutelando allo stesso tempo la dignità del monumento. Gladiatori, belve e persecuzioni di cristiani tornarono più volte al suo interno, ma solo per la realizzazione di film storici.
L’Arena Opera Festival è un appuntamento molto atteso dai melomani di tutto il mondo. Nel repertorio la fa da padrone il melodramma italiano dell’Ottocento con pochissime eccezioni. La particolarità dell’ambiente ha poi condizionato la scenografia delle opere qui allestite in cui domina una grandiosità spesso simmetricamente esibita. Eccone alcuni esempi: qui sopra l’Aida nello storico allestimento del 1913, sotto la Turandot di Zeffirelli
e poi Tosca
Carmen
Nabucco
Don Giovanni
un altro Nabucco

La traviata

Il trovatore

Il barbiere di Siviglia

Madama Butterfly

⸪