
Teatro Comunale
L’Aquila (1873)
600 posti
Il teatro dell’Aquila, che avrebbe dovuto essere intitolato dapprima a Ferdinando II delle Due Sicilie quindi a Vittorio Emanuele II d’Italia, venne inaugurato il 14 maggio 1873 con Un ballo in maschera come Teatro Comunale. La struttura è tipicamente neoclassica: la facciata è semplice a doppio ordine con cinque aperture per livello di cui, le tre centrali, sono leggermente aggettanti, scandite da colonne e sovrastate da balconata e frontone triangolare finale. Il foyer, denominato Sala Rossa, è interamente affrescato ed è caratterizzato da uno scalone monumentale in marmo, anch’esso di derivazione neoclassica. La sala presenta una platea a ferro di cavallo prospiciente un palcoscenico di circa 150 m². I 57 palchi circondano la platea e sono divisi in tre ordini sovrastati da un loggione da circa 100 posti. Il teatro conserva ancora il sipario originale, di circa 100 m², dipinto nella prima metà del XIX secolo da Franz Hill per la Sala Olimpica.

Dal 1963 è sede del Teatro Stabile dell’Aquila, poi Teatro Stabile d’Abruzzo (2000), il principale ente teatrale della regione. Dal 1970 è stato affiancato da una sala secondaria (Ridotto) a due livelli con ingresso indipendente sulla piazza e 220 posti complessivi, sede dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Nel 2009 la struttura è stata fortemente danneggiata dal terremoto del 6 aprile riportando lesioni in facciata ed il crollo del soffitto del foyer e del cornicione anteriore; è stata perciò chiusa a tempo indeterminato. Il Ridotto, danneggiato in maniera meno evidente, è stato riaperto nel dicembre del 2009 ed ospita provvisoriamente gli spettacoli del Teatro Stabile d’Abruzzo. Nel 2015 è stata affidata alla Conscoop di Forlì la ricostruzione del teatro danneggiato, la cui apertura è prevista per il 2017.




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