Zémire et Azor

André-Modeste Grétry, Zémir et Azor

23 aprile 2014, Liegi

(video streaming)

La bella e la bestia

Fu su richiesta della regina Marie-Antoinette che la favola de La Belle et la Bête fu trasformata in musica, un’opéra-ballet in quattro atti che andò in scena il 9 novembre 1771 a Fointainebleau davanti alla corte e in seguito alla Comédie-Italienne a Parigi.

Il libretto di Jean-François Marmontel narra del vecchio mercante Sander che coglie una rosa nel giardino del terribile Azor per cui il mostro esige come risarcimento una delle sue tre figlie. Zémire, la più dolce delle tre, si sacrifica e piena di terrore si reca al palazzo di Azor. Poco per volta si lascia commuovere dal fondo di bontà dell’essere e questi la trasporta magicamente in famiglia con la promessa di ritornare poi da lui. Il padre la vuole dissuadere dal rientrare al palazzo, ma la costanza della giovane rompe l’incantesimo e Azor si presenta nella sua forma originale, quella di un giovane principe con cui Zémire vivrà felice e contenta.

La scrittura di Grétry è di grande eleganza e nei venti numeri musicali il compositore porta in scena un oriente favoloso ma civilizzato in chiave rococò. «Il progetto estetico di quest’opera si presenta estremamente complesso, collocato al crocevia di una serie di eterogenei influssi: il genere teatrale è debitore sia dell’opéra-comique (con dialoghi parlati), sia della comédie-ballet (con un balletto vero e proprio di fate e spiriti), mentre fa capolino un personaggio dell’opera comica, il basso buffo Ali. La raffinata e ricca scrittura orchestrale è invece tutta francese. Se l’ambientazione è fiabesca e immaginifica, non inferiore è l’attenzione di stampo illuministico-settecentesco alla psicologia dei personaggi (i cantanti ricoprono tutti ruoli umani, anche notevolmente tormentati e complessi, come quello di Azor). Non a caso Grétry scrisse nelle sue memorie del piacere provato nel cimentarsi con la verosimiglianza dei sentimenti di questo dramma». (Raffaele Mellace)

È in Belgio che più facilmente si può assistere a un’opera del belga Grétry, come avviene infatti qui all’Opéra Royal de Wallonie-Liège in questo allestimeno di Bernard Pisani espressamente indirizzato a un pubblico di bambini dove i recitativi sono sostituiti dalla voce di un narratore che collega i numeri musicali e la scena è vivacizzata dalla presenza di animali ballerini.

Guy Van Waas a capo dell’orchestra del teatro e sei interpreti volonterosi fanno parte della produzione di questa rara opera presentata a un vivace pubblico giovanile.

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