Teatro di Villa Torlonia
Roma (1871)
135 posti

Una prima idea per la costruzione di un teatro nel parco della villa è collocabile nel 1839 quando nel progetto appare la denominazione “teatro ed aranciera”. La costruzione del teatro sembra essere collegata al matrimonio di Alessandro Torlonia con Teresa Colonna avvenuto nel 1840, come attestano gli stemmi di entrambi i casati nella decorazione. Tuttavia il teatro fu iniziato nel 1841 da Raimondi e terminato solamente nel 1871. Il progetto originario prevedeva una gradinata lungo il lato del semicerchio esterno da utilizzare come teatro all’aperto, invece furono costruite due serre per piante esotiche con stufe poste nel piano interrato. L’architetto Raimondi sfruttò la pendenza del terreno per la costruzione dell’edificio facendo in modo che le due facciate dessero su due livelli differenti, in basso la facciata meridionale e nella parte più alta quella settentrionale.

Il teatro di Villa Torlonia è una celebrazione del “teatro di corte” degli inizi del XVII secolo, ove all’impianto generale del teatro all’italiana viene aggiunto lo schema elaborato in Francia nel XIX secolo. Difatti, oltre alla grande sala teatrale vi erano due grandi sale laterali che, grazie ad un sofisticato marchingegno, potevano diventare un unico ambiente col palcoscenico. Sono molto scarse le notizie sugli utilizzi del teatro, ma dopo che il principe si ritirò alla Casina delle Civette e cedette l’uso della villa a Benito Mussolini, il teatro versava già in uno stato di abbandono. In seguito vi furono arrecati altri danni dall’occupazione degli alleati. Il teatro è stato recentemente restaurato per via di un accordo tra il comune di Roma e Pirelli Cultura: dopo essere stati ripristinati tutti gli spazi interni e le numerose decorazioni lo spazio è stato inaugurato e riaperto al pubblico il 7 dicembre 2013.
La sala è a forma di ferro di cavallo con due ordine di gallerie. La platea è unita al boccascena dato che manca la buca per l’orchestra. Nel sottopalco vi sono macchine di scena, ma dell’apparato decorativo del palcoscenico e delle gallerie non è giunta traccia fino a noi. Il palcoscenico è decorato nella volta con dei riquadri dipinti raffiguranti Apollo e le Dodici Ore. Ai lati del palcoscenico sono dipinte architetture che imitano palchi ornati. La zona di fondo è apribile verso il parco della villa ed è dipinta ad imitazione di architetture, tendaggi e nicchie con statue. Il soffitto è decorato con figure danzanti e maschere teatrali entro scomparti in stucco bianco e dorato.

La facciata nord è rigorosamente accademica, mentre il prospetto sud è più innovativo, ove le serre sono ispirate ai nuovi edifici del Nord Europa. Gli ingressi per il pubblico erano posti sul lato settentrionale, formato da un portico di forma semicircolare, cadenzato da cinque nicchie con altrettante porte che immettono nella prima galleria. Il lato meridionale è percorso da serre mentre i lati constano di archi con finestre in vetro, ferro e colonne in ordine tuscanico.

Di notevole interesso gli ambienti interni. Dopo un primo vestibolo dipinto a grottesco e provvisto di lucernario, una sala gotica con scene cavalleresche e al pavimento un mosaico policromo si arriva a una prima saletta di passaggio dipinta in modo da sembrare una terrazza che poggia su colonne in stile corinzio. Una prima grande galleria è aperta verso l’esterno tramite una vetrata centinata e anticamente usata come serra. Le nicchie sulle pareti conservano copie di statue in gesso raffiguranti personaggi mitologici.

Il pavimento del foyer è una copia ottocentesca ridotta del mosaico di Otricoli dei Musei Vaticani. Spicca nella stanza un grande camino in marmo bianco con gli stemmi dei Torlonia e dei Colonna. La zona alta della volta è decorata a tempera con motivi allegorici e grotteschi. In alcune lunette poste entro complessi motivi architettonici sono raffigurate scene della guerra di Troia tratte dall’Iliade.

Ci sono poi un salottino ottagonale, una galleria piccola, un secondo vestibolo, una sala moresca, una seconda saletta di passaggio, una seconda grande galleria, un secondo salone foyer con al centro del pavimento un grande mosaico con il Rapimento di Europa, un secondo salottino ottagonale e una seconda galleria piccola.

Scale molto elaborate con i gradini in marmo e le ringhiere in bronzo dorato, simili a quelle di Filippo Ghirlanda site nel Casino Nobile, collegano i vari piani. Nei pianerottoli sono posti gli stemmi dei due coniugi Torlonia.

Il parco di Villa Torlonia
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