SHANGYIN OPERA HOUSE

Shangyin Opera House

Shanghai (2019)

1200 posti

L’edificio si apre con un ampio ingresso pubblico all’angolo di due importanti vie dello storico quartiere francese di Shanghai. Piuttosto che una massiccia costruzione di un solo volume, il progetto di Christian de Portzamparc è concepito come una serie di padiglioni, in armonia con il ritmo e l’altezza degli edifici circostanti e in particolare quelli del recente conservatorio di Fenyang Street. Il colore e la trama dei padiglioni sono ispirati alle case di mattoni del quartiere.

L’opera è di proprietà dello Shanghai Conservatory Ensemble e consente a studenti e insegnanti di esercitarsi in situazioni reali. L’edificio è anche una sala per concerti aperta al pubblico, di alto livello tecnico, un’acustica ai massimi livelli e attrezzature scenografiche di standard internazionale. Una sala d’opera è uno strumento musicale e questa è progettata come una sala classica, rispettando i requisiti acustici grazie alla sua tradizionale pianta a forma di U, per fornire la migliore visibilità da tutti i lati e una acustica adatta per qualunque repertorio, sia classico che romantico, grazie alla varietà di velocità di riverbero. Le dimensioni della pianta sono tali da creare un rapporto intimo tra gli artisti, l’orchestra e il pubblico.

7e286274-8e02-405b-9322-0e3ee6a5324d_0

L’edificio contiene tutti gli spazi necessari per le prove e i camerini degli artisti, quattro sale prove per l’orchestra, la musica tradizionale cinese e quella occidentale, il balletto e i cori. L’atrio è concepito come uno spazio cuscinetto tra l’esterno e l’interno, un passaggio sormontato da due passerelle sovrapposte che danno accesso alle gallerie.

In quanto sia spazio per la didattica sia sala pubblica ad alte prestazioni, il teatro dell’opera ha funzionalità flessibili ed è collegato a tutte le altre attrezzature educative. Quando non c’è spettacolo, gli studenti possono avere accesso diretto al foyer principale e alle sale prove. 

All’inaugurazione,  nell’ottobre 2019, ha partecipato il Teatro alla Scala con due opere mozartiane dirette da Diego FasolisLa finta giardiniera con la regia di Frederic Wake-Walker e il complesso barocco dell’Orchestra scaligera e Die Zauberflöte con la regia di Peter Stein e l’Orchestra dell’Accademia. 

 

 

Pubblicità