TEATRO MASSIMO

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Teatro Massimo

Palermo (1897)

1381 posti

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Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo ai suoi tempi era il più grande edificio teatrale lirico d’Italia e terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l’Opéra di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali circondano il teatro vero e proprio, formando un complesso architettonico di grandiose proporzioni.

timthumb.phpI lavori furono iniziati nel 1875 dopo vicende travagliate che seguirono il concorso del 1864 vinto dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile, alla morte del quale subentrò il figlio, anch’esso architetto, che accettò di ultimare l’opera in corso del padre su richiesta del Comune di Palermo, completando anche i disegni necessari per la prosecuzione dei lavori. L’apparato architettonico della grande sala si deve all’architetto Ernesto Basile, raffinatissimo rappresentante del Liberty europeo. La sala è a ferro di cavallo con cinque ordini di palchi e galleria.

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Il 16 maggio 1897 avvenne l’apertura ufficiale del teatro, che allora poteva contenere tremila posti, con il Falstaff di Verdi. Dopo un lunghissimo periodo d’abbandono iniziato nel 1974 per motivi di restauro procrastinato, il Teatro Massimo venne riaperto Nel 1997 col Nabucco diretto da Claudio Abbado.

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La simmetria compositiva attorno all’asse dell’ingresso, la ripetizione costante degli elementi (colonne, finestre ad archi), la decorazione rigorosamente composta, definiscono una struttura spaziale semplice e una volumetria chiara, armonica e geometrica, d’ispirazione greca e romana. I riferimenti formali di quest’edificio sono, oltre che nei teatri antichi, anche nelle costruzioni religiose e pubbliche romane quali il tempio, la basilica civile e le terme soprattutto nello sviluppo planimetrico dei volumi e nella copertura.

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L’esterno del teatro, seguendo la moda dell’attualizzazione delle architetture antiche, presenta un pronao corinzio esastilo elevato su una monumentale scalinata ai lati della quale sono posti due leoni bronzei con le allegorie della Tragedia e della Lirica; in alto l’edificio è sovrastato da un’enorme cupola emisferica.

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Il teatro dispone di uno speciale soffitto mobile composto da 12 grandi pannelli lignei affrescati (i cosiddetti petali) che vengono mossi da un meccanismo di gestione dell’apertura modulabile verso l’alto, che consente l’aerazione dell’intero ambiente. Il sistema permette al teatro di non necessitare di aerazione forzata per la ventilazione e la climatizzazione interna.

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