THEATER AN DER WIEN

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Theater an der Wien

Vienna (1801)

1230 posti

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La compagnia di Schikaneder aveva già operato con successo, da diversi anni, nel più piccolo (800 posti) Theater auf der Wieden, dove era avvenuta la prima de Il flauto magico. Schikaneder, le cui messe in scena erano note per enfatizzare lo spettacolo e le scene, era così pronta a spostarsi in un teatro più grande e moderno. Aveva ricevuto un’autorizzazione imperiale per edificare un nuovo teatro già nel 1786, ma soltanto nel 1798 riuscì nell’intento di costruire la nuova sala.

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L’edificio venne disegnato dall’architetto Franz Jäger in stile impero (esso è stato poi ridisegnato) e completato nel 1801. Il nome deriva dal fatto che allora il teatro sorgeva sulla riva del fiume Wien che ha anche dato nome alla capitale austriaca. Lo spettacolo inaugurale del il 13 giugno 1801 fu il prologo Thespis Traum di Anton Friedrich Fischer, scritto da Schikaneder, seguito dall’opera Alexander di Franz Teyber. Il nuovo teatro si dimostrò sensazionale. Adolf Bäurle, un critico locale, scrisse «Se Schikaneder e la sua partner Zitterbarth avessero avuto l’idea … di far pagare l’ingresso solo per ammirare le glorie del loro Theater an der Wien, essi sarebbero certamente stati in grado di incassare grandi somme di denaro senza dare uno spettacolo». L'”Allgemeine musikalische Zeitung” la chiamò la «più confortevole e soddisfacente sala in tutta la Germania» (che significava, allora, «tutti i paesi di lingua tedesca»). Nel gennaio 1802 avviene la prima di Die Zauberflöte e in marzo di Lodoïska di Cherubini.007863Nel 1807 il teatro venne preso in gestione da un gruppo di nobili con a capo il conte Ferdinand Palffy che acquistò il teatro nel 1813. Durante il periodo della sua gestione egli mise in scena opere, balletti e per la prima volta a Vienna, pantomima e varietà, perdendo molti soldi in elaborati spettacoli che lo costrinsero a vendere il teatro all’asta nel 1826. Nel 1821 era avvenuta la prima di Armida e nel 1822 dell’Italiana in Algeri e del Barbiere di Siviglia.

007866Il teatro ha avuto un’epoca d’oro durante la fioritura dell’operetta viennese e dal 1945 al 1955, fu uno delle sedi temporanee della Wiener Staatsoper, il cui teatro venne distrutto dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale. Nel 1955 venne chiuso per motivi di sicurezza e rimase tale per molti anni, fino ai primi anni 1960, in quanto doveva essere trasformato in un parcheggio multipiano.

007867Soltanto una parte dell’edificio originario è giunta ai nostri giorni: la Papagenotor (porta di Papageno) sulla Millöckergasse è un ricordo di Schikaneder rappresentato nel suo ruolo nel Flauto magico con i tre genietti. Il resto dell’edificio è del tutto moderno e si affaccia sulla Linkewienzeile.

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Una lapide afferma che Beethoven visse qui dal 1803 al 1804, dove scrisse parti della sua opera, la Terza sinfonia, la Sonata a Kreutzer e dove hanno avuto la prima il Fidelio e altri suoi lavori.

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