ZÁMECKÉ BAROKNÍ DIVADLO

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Zámecké Barokní Divadlo

Český Krumlov (1766)

440 posti

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Il castello di Český Krumlov, a pochi chilometri dalla frontiera austriaca, contiene un teatro barocco miracolosamente conservato e completo di scenari originali e vari arredi scenici, uno dei pochi teatri di questo tipo ancora esistenti. A causa della sua fragilità il teatro è usato soltanto una volta all’anno, quando avviene una rappresentazione  a lume di candela di un’opera barocca.

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Nel 1680 il principe Johan Christian di Eggenberg, grande appassionato e mecenate delle arti, fece costruire un teatro nel quinto cortile del suo castello di Krumlov, tra l’ex fossato e i giardini. Nonostante l’autore del teatro non sia chiaramente determinato, i lavori di costruzione furono affidati agli architetti italiani Giacomo Antonio de Maggi e Giovanni Maria Spinetti. Prevalentemente di legno e adiacente al muro est, la sala era larga quasi 20 metri, la profondità del palco era di 24 metri. Sul fondo c’era la tribuna reale che occupava quasi tutta la larghezza della sala.

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In questa forma si era conservato fino metà del 18° secolo. A quel punto, la tenuta apparteneva già alla seconda generazione dei Duchi di Scharzenberg e il principe Josef Adam decise nel 1762 di ricostruire il teatro. I piani per la ricostruzione furono probabilmente preparati da Andreas Altomonte.

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L’affresco della sala, il sipario e le decorazioni furono affidate ai viennesi Johann Wetschel e Leo Merkel. Le decorazioni denunciano l’ispirazione al protagonista della scenografia barocca, Giuseppe Galli Bibiena che già aveva disegnato il Markgräfliches Opernhaus di Bayreuth.

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Lavori fatti nel 1879 per riparare il tetto hanno portato una certa riduzione nel macchinario barocco, ma il teatro non è significativamente cambiato, così l’edificio e il suo equipaggiamento sono rimasti miracolosamente indenni. Nelle collezioni teatrali sono conservate 13 scenografie di base con un totale di circa 250 pezzi. Oltre 30 macchine per gli effetti teatrali, centinaia di  costumi e oggetti di scena, più di 400 pezzi di apparecchi di illuminazione tra cui vasi di terracotta a olio ne costituiscono il tesoro. Il teatro è stato utilizzato tra il 1958 e il 1966 per la rappresentazione di 61 spettacoli di musica classica e operistica. Nel 1966 il teatro è stato chiuso al pubblico per restauri, ma dal 1997 è nuovamente in funzione. Nel 2009, ad esempio, c’è stata la prima rappresentazione dell’opera perduta e poi ritrovata Argippo di Vivaldi che, insieme a vari altri concerti, ha fatto parte del nuovo Festival delle Arti Barocche.

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