
★★★☆☆
Nuove scoperte dal Settecento italiano
Frate minore del convento di San Francesco a Bologna, a Giovanni Battista Martini (1706-1784) si deve una sterminata corrispondenza che comprende tra i destinatari anche il giovanissimo Mozart. Appassionato collezionista interessato anche alla fisica e alla matematica, fu autore di una Storia della musica di cui abbiamo tre dei cinque volumi previsti e ci ha lasciato una biblioteca, pressoché intatta, conservata al Civico Museo Bibliografico Musicale di Bologna, che è una preziosa fonte per lo studio della musica dal Rinascimento al Settecento.
L’interesse compositivo del frate si era concentrato sul genere sacro, ma non mancano sue incursioni nella musica per il teatro, tra cui una piccola farsa e quattro brevi operine. Due di esse, risalenti al 1746, sono state messe in scena per la prima volta in tempi moderni al Teatro Comunale di Bologna dall’Accademia degli Astrusi e dal suo direttore Federico Ferri. Nell’ottobre 2011 vengono qui registrate e sono disponibili su un DVD della Sony Music.
Il maestro di musica si inserisce nella tipologia di quei lavori che mettono in parodia l’ambiente teatrale, come nello Schauspieldirektor di Mozart, o la figura del maestro di musica settecentesco, come Il maestro di cappella di Domenico Cimarosa, autore anche de L’impresario in angustie. Sempre del Martini è anche l’analogo L’impresario delle Canarie (1744).
Due soli personaggi, come di prammatica nella maggior parte degli intermezzi: Olimpino, lo studente di musica, e Tamburlano, il maestro. Quest’ultimo è tutto proteso al virtuosismo nel canto, mentre l’allievo è ancora imbevuto dell’insegnamento del suo primo maestro, tenacemente ancorato al passato. Nel Don Chisciotte abbiamo invece un timido cavaliere errante alle prese con la pseudomaga Nerina.
In entrambi gli intermezzi Laura Polverelli e Aldo Caputo prestano la loro efficace presenza vocale e scenica. Nel secondo si aggiunge un Sancho Panza muto, un mimo che si trasforma nel burattinaio dei due personaggi. Federico Ferri fornisce una buona esecuzione orchestrale mentre maschere, parrucche, scarpe con la fibbia connotano la regia tutto Settecento di Gabriele Marchesini per il Maestro di musica, più colorate e varie le scene da bozzetti di Dario Fo per Il Don Chisciotte.
In definitiva si può dire che si sono ascoltate due opere piacevoli, ma non abbiamo scoperto dei capolavori nascosti e riaffiorati dalle polveri del tempo.
⸪