TEATRO LUIGI PIRANDELLO

Teatro Luigi Pirandello

Agrigento (1881)

582 posti

La decisione della costruzione di un teatro ad Agrigento risale al 1863. Dopo l’inizio dei lavori fu chiamato come consulente l’architetto Basile, già progettista del Teatro Massimo di Palermo, e l’edificio fu finalmente aperto al pubblico il 12 gennaio 1881, presente la sovrana in visita alla città. Le autorità municipali diedero al teatro il suo nome e divenne quindi Teatro Regina Margherita. Solo nel 1946, in occasione delle celebrazioni per il decennale della morte dell’illustre drammaturgo agrigentino, il nome mutò in quello di Teatro Luigi Pirandello.

Vi si accede attraverso l’atrio del Palazzo dei Giganti, sede del Comune di Agrigento, in piazza Pirandello. Il prospetto su due livelli, in perfetto stile neoclassico, si caratterizza per tre coppie di colonne in stile ionico poste ai lati di tre ampie vetrate, mentre nella parte più alta si distinguono sei bassorilievi a medaglione raffiguranti altrettanti autori dell’arte teatrale. Il primo livello presenta un porticato ad arco con al centro lo stemma della città: i tre giganti che sorreggono le tre torri medievali del colle. Nell’interno, il teatro fu decorato da pittori tra i più noti dell’Ottocento i quali dipinsero il soffitto e il frontale dei palchi. Una delle decorazioni più significative del teatro era certamente il sipario, rappresentante La vittoria di Esseneto dipinto dal pittore messinese Luigi Queriau. L’opera andò perduta o distrutta durante il lungo periodo di chiusura, ma nel 2007 il produttore agrigentino Francesco Bellomo ha donato un nuovo sipario, realizzato con le stesse tecniche dell’epoca, che riproduce l’originale.

Adibito a cinematografo durante la Seconda Guerra Mondiale, dagli anni ’50 ha ospitato riviste famose. Ora la programmazione riguarda spettacoli di prosa e operette.

 

 

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