Hermann Nitsch, Schüttbild
∙
Biennale d’Arte di Venezia (parte III, eventi collaterali): il teatro cruento di Hermann Nitsch
Venezia, Zuecca Project, 14 luglio 2022
Fra i tanti eventi collaterali della Biennale D’Arte di Venezia di quest’anno, uno dei più suggestivi bisogna andarlo a cercare alla Giudecca dove nei magazzini del sale di fianco alla fabbrica di Fortuny la “Zuecca project” presenta l’ultima e maggiore raccolta di opere del padre dell’action painting austriaca. Maggiore perché per la prima volta in Italia è esposto nella sua interezza l’opus magnum di Hermann Nitsch 20. malaktion, ventesima azione pittorica realizzata per la Wiener Secession del 1987. L’ultima perché Nitsch è mancato 83enne il 1° aprile 2022, poco prima dell’inaugurazione della mostra.
Enormi tele bianche con schizzi di colore nero coperti da altri schizzi di quello che potrebbe essere sangue ci immergono in un ambiente pittorico in cui possiamo comprendere, o almeno sperimentare, l’eccesso e il dramma della nostra esistenza attraverso la dinamica e la simbolica dell’opera. Nella sala parallela è stato creato un ambiente ancora più scioccante con un altare e delle tuniche bianche anche loro schizzate di rosso, le stesse che sono state utilizzate per dipingere le tele. Un progetto estremo, cruento, sanguinoso, tra teatro e performance, che vuole suscitare nello spettatore disgusto e ribrezzo, per poi guidarlo verso una totale catarsi e purificazione.
⸪