David “D.C.” Moore, Straight
regia di Silvio Peroni
Torino, Teatro Gobetti, 18 aprile 2023
Amicizia e pornografia
Che con la pornografia si combattesse la solitudine era chiaro, ma che servisse anche a risolvere problemi esistenziali non si sapeva. Ce lo racconta invece David “D.C.” Moore, drammaturgo inglese classe 1980. Autore di discreto successo – da Alaska (2007, Royal Court Theatre) a Common (2010, National Theatre London) – è più noto per il film Humpday (Un mercoledì da sballo, 2010) di Lynn Shelton da cui ha tratto la sua commedia Straight (2012, Bush Theatre).
Tradotta da Andrea Peghinelli Straight (Eterosessuale, in italiano) arriva sul palcoscenico del Gobetti per il Teatro Stabile di Torino. Quattro personaggi, un palco del tutto vuoto, bianco, nessun oggetto di scena. L’unico sarà una cinepresa che proietterà sul fondale, diventato schermo, le immagini riprese in diretta dei due personaggi maschili nella scena clou, quella del video porno, che comunque non ci sarà.
La vicenda tratta di amicizia, o meglio dell’effetto che l’arrivo di un vecchio amico ha su un matrimonio. Lewis e Morgan sono una coppia abbastanza normale che vive la propria vita insieme in circostanze un po’ ridotte, un monolocale angusto, quando arriva Waldorf e mette a soqquadro tutto, portando la sua vita molto più frenetica e concitata in quella della coppia in cui però trova un terreno fertile: Lewis ha un che di inappagato, vuole provare qualcosa di cui ricordarsi e Waldorf glielo offre proponendogli di girare un video porno “artistico” per un certo festival fringe. E la scena del “porno” arriva dopo una prima parte piuttosto verbosa, ma anche qui saranno le parole più che i gesti a dominare per il divertimento del pubblico che ride a vedere i goffi gesti di due amici eterosessuali alle prese con un video gay di cui vogliono essere i protagonisti.
I quattro giovani attori – Daniele Marmi (l’impacciato Lewis), Giovanni Anzaldo (il disinibito Waldorf), Giulia Rupi (la perplessa Morgan) ed Eleonora Angioletti (la porno star “artistica”) – si immedesimano nei loro esili personaggi e il regista Silvio Peroni dirige con ritmo efficace.
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