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Sfarzoso ed esotico il Rameau all’Opéra Garnier
Complesse le vicende relative alle prime rappresentazioni di questa opéra-ballet di Rameau. Essa andò in scena inizialmente il 23 agosto 1735 al Théatre du Palais-Royal come ballet-héroïque in un prologo e due atti: Le Turc généreux e Les Incas du Perou. L’accoglienza del pubblico fu piuttosto fredda e dalla terza rappresentazione Rameau volle aggiungere una nuova entrée intitolata Les Fleurs, ma anche questa fu causa di malumori (un principe turco vi si presentava vestito da donna destando l’ostilità dei benpensanti), nonostante la magnifica scenografia di Giovanni Niccolò Servandoni che aveva allora l’incarico di primo pittore-decoratore dell’Opéra. L’entrée des Fleurs fu quindi sottoposta ad una prima parziale revisione che fu messa in scena l’11 settembre con buon successo.
Quando l’opera fu nuovamente programmata nel marzo 1736, l’affluenza di pubblico consentì un incasso addirittura «prodigioso», come scrisse il Mercure de France. Successo favorito dall’aggiunta di un quarto atto, intitolato Les Sauvages, che permetteva al compositore di riutilizzare la famosa “air des sauvages” che aveva scritto undici anni prima in occasione di una visita a Parigi di alcuni capi indiani americani e che era poi stata inclusa nelle Nouvelles Suites de pièces de clavecin (1728). In questa sua nuova versione l’opera ricevette sei rappresentazioni nel mese di marzo e fu poi ripresa a dicembre. Ulteriori riprese ebbero luogo nel 1743-1744, 1751 e 1761 per un totale complessivo di 185 repliche. Poi però l’Académie Royale de Musique abbandonò l’opera per quasi due secoli, fino al 18 giugno 1952, quando essa fu nuovamente messa in scena nella fortunatissima produzione di Maurice Lehman destinata ad avere fino al 29 settembre 1961 ben 236 rappresentazioni, un numero sbalorditivo per un’opera settecentesca.
Semplice da raccontare la vicenda del libretto di Louis Fuzelier. Nel prologo Ebe, l’enofora degli Dei, a causa delle continue dispute tra Amore e Bellona decide di inviare i suoi seguaci alla ricerca del vero amore. Inizia così questo giro del mondo in quattro quadri che ci porta dapprima in Turchia a conoscere la vicenda del generoso Osman, un personaggio reale che era stato oggetto delle cronache del tempo, che rinuncia al suo amore per Émilie per gratitudine di un’antica amicizia. Segue il Perù, dove la principessa degli Incas, oggetto delle sozze brame del gran sacerdote, ama il conquistador Don Carlos. La terza entrée ci porta in Persia – le Lettres Persanes di Montesquieu erano apparse non a caso dodici anni prima – per una vicenda di due coppie e di travestimenti non lontana dal Così fan tutte e dove deliziosamente ‘mozartiano’ è anche il quartetto «Tendre amour». Per l’ultimo quadro riattraversiamo l’Atlantico per arrivare tra gli indiani del Nord America dove Zima rifiuta le avances sia del francese che dello spagnolo per il bon sauvage Adario, in armonia con la critica della civiltà che farà di lì a pochi anni il Rousseau. In tutti i quadri l’amore trionfa dunque in tutte le avverse condizioni.
Registrata all’Opéra Garnier di Parigi nell’autunno 2003, è ora su DVD questa sontuosa edizione, originariamente del 1999, affidata alle sapienti mani di William Christie alla guida dei musicisti de Les Arts Florissantse e alla umoristica regia di Andrei Șerban, con le scene e i costumi a metà strada tra il music hall e i disegni animati di Marina Draghici e le ironiche coreografie di Blanca Li.
Nutrita e di alto livello la schiera degli interpreti: dalla smagliante Hébé di Danielle de Niese a Paul Agnew, un Valère modello di stile; dall’esilarante João Fernandes, Bellone in drags, a François Piolino, un deliziosamente fatuo Don Carlos; dalla scatenata Patricia Petibon, l’indiana Zima, ad Anna Maria Panzarella, perfetta Émilie; da Richard Croft a Nicolas Rivenq, rispettivamente Tacmas e Adario a Jaël Azzaretti e Valérie Gabail, Phani e l’Amour.
Ottima qualità di suono e immagini e curata presentazione su due dischi con extra di quasi un’ora contenenti interessanti interviste e approfondimenti.
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- Les Indes galantes, Bolton/Cherkaoui, Monaco di Baviera, 24 luglio 2016
- Les Indes galantes, Alarcón/Cogitore, Parigi, 10 ottobre 2019
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