Teatro Comunale
Bologna (1763)
900 posti
Costruito da Antonio Galli da Bibbiena con un auditorium a forma di campana, fu realizzato principalmente in muratura per prevenire gli incendi. La facciata fu completata da Umberto Rizzi nel 1933. All’interno di molti palchi vi sono ancora le decorazioni che i palchettisti del ‘700 e ‘800 facevano fare secondo i propri gusti. Il Comunale è il primo esempio di teatro dell’opera edificato con fondi pubblici e affittato dalla municipalità.
ll teatro fu il primo in Italia a rappresentare un’opera di Richard Wagner mettendo in scena nel 1871 il Lohengrin e poi le altre opere: Tannhäuser (1872), Der fliegende Holländer (1877), Tristan und Isolde (1888), Parsifal (1914), “prima” quest’ultima non solo italiana ma anche europea al di fuori di Bayreuth, dove fino ad allora l’opera era stata rappresentata in esclusiva, tanto che Bologna venne soprannominata città “wagneriana” (venne concessa al compositore tedesco persino la cittadinanza onoraria). Storica è la rivalità fra il Teatro milanese e quello bolognese dove nel primo venivano rappresentate le opere di Verdi e nel secondo quelle di Wagner. Attualmente, nonostante una certa difficoltà economica e di gestione, è sede di un’importante stagione lirica.
Inaugurato il 14 maggio 1763 con l’opera seria Il trionfo di Clelia di Gluck, venne concepito come una vera e propria macchina meccanica dove tutto si doveva muovere. Di particolare interesse infatti è l’inconsueto sottoplatea, ove è collocata una grandiosa macchina a pantografo la quale serviva a sollevare, abbassare e basculare l’intera platea. Non essendo più necessario questo tipo di movimenti, oggi il meccanismo è stato bloccato, tuttavia sarebbe ancora perfettamente funzionante.
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