Stavovské Divadlo
Praga (1783)
650 posti
Il Teatro degli Stati di Praga è uno storico teatro d’opera boemo in stile rococò, tra i più antichi d’Europa e costruito sotto l’influsso degli ideali dell’Illuminismo per poter far accedere tutti alla cultura. L’iscrizione sul frontone della facciata recita infatti in latino «Patriæ et Musis» (Alla patria e alle muse). Originariamente il teatro fu dedicato al Conte Nostitz, nobile patrono delle arti, che ne aveva propugnato la costruzione. Inaugurato nel 1783 con la rappresentazione del dramma Emilia Galotti di Lessing, vide le prime di due opere di Mozart: il Don Giovanni il 29 ottobre 1787 e La clemenza di Tito il 6 settembre 1791. L’11 marzo 1796 vi tenne un concerto pianistico Ludwig van Beethoven.
Nel 1798 il teatro fu acquistato dagli Stati che costituivano la Corona di Boemia e di conseguente cambiò nome in Real Teatro degli Stati. Qui venne rappresentata nel 1826 la prima moderna opera ceca, Dráteník di František Škroup, e nel 1834 vi fu la prima esecuzione della Fidlovačka di Josef Kajetán Tyl, comprendente il brano «Kde domov můj» (Dov’è la mia casa?) che sarebbe poi diventato l’inno nazionale ceco.
Nel 1948 il teatro fu ribattezzato come Tylovo Divadlo (Teatro Tyl) dal nome del drammaturgo J.K. Tyl, fino al 1990 quando, alla fine di otto anni di restauro, assunse il nome attuale di Teatro degli Stati.
⸫