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Amedeu Vives, Doña Francisquita
★★★★☆
Tolosa, Théâtre du Capitole, 28 dicembre 2014
(video streaming)
Lope de Vega diventa una zarzuela quattrocento anni dopo
A solo un centinaio di chilometri dalla frontiera spagnola, Tolosa si trova idealmente rivolta verso quel sud che aveva tanto intrigato i compositori francesi dell’Ottocento. Oggi il suo Théâtre du Capitole ospita una zarzuela coprodotta con il Teatro de la Zarzuela di Madrid e il Colón di Buenos Aires. Si tratta di Doña Francisquita del catalano Amadeu Vives che con il suo successo al teatro Apolo di Madrid il 17 ottobre 1923 aveva ridato nuova vita al genere rinverdendone i fasti.
Elegante e piacevolissimo, il lavoro di Vives è un susseguirsi di melodie orecchiabili che si dipanano in arie soliste e pezzi d’insieme che hanno spesso seguito una via propria nei recital dei cantanti spagnoli, come la romanza «Como el humo se sabe” cantata da Alfredo Kraus, grande interprete di questa zarzuela, o il “duo de Aurora y Fernando”, per non parlare del fandango del terzo atto, trascinante pezzo strumentale e irresistibile numero coreografico.
La vedova Doña Francisca ambisce a diventar la moglie di Don Matías che però è invaghito della figlia, Francisquita, la quale ama Fernando, il figlio di Don Matías, che però è già preso da Aurora, attrice, che lo fa ingelosire con Lorenzo. Anche senza diagramma, si capisce che questo poligono aperto è la trama ideale per una vicenda di zarzuela, ma il soggetto dello spiritoso libretto di Federico Romero e Guillermo Fernández-Shaw è in realtà quello della commedia La discreta enamorada del maestro del secolo d’oro del barocco Lope de Vega, il più prolifico autore della letteratura di tutti i tempi (solo di commedie si conta ne abbia scritte circa 500!). Francisquita è una ragazza tutt’altro che ingenua che vede inizialmente nella corte del maturo Don Matías la possibilità di elevazione sociale così da essere chiamata anche lei “doña Francisquita” e solo alla fine dell’opera cede al sentimento. I tre atti si svolgono tutti nella stessa giornata.
Atto primo. In una piccola piazza dove c’è una chiesa, si terrà un matrimonio a cui parteciperanno Fernando e il suo amico Cardona. Lì incontrano Aurora “la Beltrana”, un’artista del Teatro de la Cruz, e la sua amica Irene. Fernando prova una grande passione per Aurora, alla quale lei risponde sempre con un freddo disprezzo. Tutto questo è contemplato da Francisquita, che ama segretamente Fernando ma non sa come dichiararsi. Il padre di Fernando, Don Matías, viene a trovarla e solleva il sospetto che voglia chiedere la mano della madre di Francisquita, Doña Francisca. Alla fine si scopre che lo scopo della sua visita è chiedere la mano di Francisquita. Decide di escogitare un piano per conquistare l’amore di Fernando. Cardona nota le buone intenzioni di Francisquita e decide di aiutarla, cercando di far capire a Fernando il suo amore per lei. Quando viene a sapere che suo padre ha chiesto la mano di Francisquita, è sorpreso dalla sua richiesta e cerca di scoprire le sue intenzioni.
Atto secondo. Un ballo si tiene in un’area picnic vicino al prato del canale, dove si riuniscono numerose persone in costume, amici, gruppi di musicisti e Aurora e la sua corte di ammiratori. Fernando assiste al ballo, cercando un momento per parlare con Francisquita. Quando ci riesce, cerca di strapparle il motivo della sua decisione, ma lei risponde solo che l’unica cosa che può dirgli è il conforto che può offrirgli diventando sua madre. D’altra parte, Aurora cerca di conquistare di nuovo il cuore di Fernando, ma lui mostra il suo disprezzo. Più tardi si avvicina a Don Matías per rendere omaggio alla futura famiglia e ne approfitta per fare una discreta dichiarazione a Francisquita. Arriva la cofradía de la bulla e si tiene un ballo, occasione di cui Aurora approfitta per lanciare una sfida, che consiste nel fatto che chi sconfiggerà Lorenzo, il suo amante, vincerà la sua mano nel ballo. Lei cerca di coinvolgere Fernando, ma alla fine Don Matías si presenta, vince il premio e balla con Aurora, mentre Fernando balla con Francisquita.
Atto terzo. Prima scena. In una piccola strada, si sentono voci di balli di carnevale. Francisquita discute con Don Matías la richiesta di Fernando di andare alle danze dei coltelli, così Don Matías decide di non andare. Cardona discute con Aurora la presenza di Fernando al ballo dei coltellinai con Francisquita, cosa che lo porta ad un attacco di gelosia, parlando con il suo amante Lorenzo e raccontandogli tutto, cosa che lo fa andare a casa di Don Matías e sfidare Fernando ad un duello al ballo, a cui Don Matías alla fine decide di andare. Seconda scena. Nel cortile dei coltellinai, la danza si svolge con grande animazione. Aurora decide di spiegare tutto, ma Cardona la interrompe e commenta a Lorenzo l’amore di Fernando per Francisquita. Don Matías arriva in cerca di suo figlio e Lorenzo gli rivela tutta la verità. Quando vede arrivare Francisquita mano nella mano con Fernando, scoppia in un impeto di indignazione e chiede spiegazioni. Entrambi gli raccontano umilmente tutto, scusandosi. Alla fine, Don Matías rinsavisce e rompe il fidanzamento, ed esorta tutti a brindare alla felicità della futura coppia, che riempirà la sua casa di gioia.
La storia è ambientata da Emilio Sagi a metà Ottocento e gli eleganti costumi di Franca Squarciapino aggiungono il loro tocco di colore alle belle scenografie di Ezio Frigerio che giocano sulla profondità, le luci e le ombre di un angolo caratteristico di Madrid nel primo atto (sul fondo una piazza in pieno sole in cui si svolgono le vivaci scene di carattere e in primo piano, separato da pilastri, un porticato ombroso per le schermaglie dei personaggi principali); una terrazza al tramonto con il panorama rosato della città per il secondo; un patio immerso nella luce blu per la scena notturna del terzo atto. Splendido il gioco luci di Eduardo Bravo.
Sagi muove con abilità le affollate scene del carnevale madrileno con i balli, i travestimenti e le maschere che contrappuntano o sostengono i numerosi duetti e concertati di cui è farcita l’opera.
I giovani cantanti spagnoli dimostrano personalità vocale anche se talora acerba, come il Fernando di Joel Prieto, ma buone capacità attoriali in questa alternanza di canto, recitazione e anche danza. Vives riserva alla protagonista Francisquita la parte vocale più ardua che Elisandra Melián disimpegna con facilità. A tratti scardinato il coro del Capitole, più precisa l’orchestra sotto la bacchetta di Josep Caballé Domenech.
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