Tom Jones

François-André Danican Philidor, Tom Jones

direzione di Nicholas McGegan

regia di John Cox

scenografia e costumi di Paul Brown

Stoccolma, Drottningholm Slottsteater, 1995

Compositore e scacchista (tra i migliori giocatori del suo tempo), François-André Danican Philidor (1726-1795) apparteneva a una famiglia di musicisti di origini scozzesi che risaliva a Michel Danican, oboista alla corte di Luigi XIII. Fu il re stesso a dargli quel soprannome poiché il suo modo di suonare l’oboe gli ricordava quello del virtuoso italiano Filidori.

Come giocatore di scacchi François-André sfidò più volte Benjamin Franklin al Café de la Régence parigino e scrisse un manuale ancor oggi considerato fondamentale. Come musicista fu allievo di Campra, frequentò l’ammiratissimo Rameau, per i cui funerali scriverà un Te Deum, e sua è una delle prime composizioni massoniche, il Carmen sæculare. Collaborò poi con Jean-Jacques Rousseau alla sua opéra-ballet Les Muses galantes (1745). Numerose sono le opéra-comique portate sulla scena ed Ernelinde fu quella che gli permise di avere una pensione da Luigi XV.

Tom Jones, “comédie mêlée d’ariettes”, è ovviamente ispirata al romanzo di Henry Fielding, ma interpreta la vicenda in maniera molto più sentimentale. Su libretto d’Antoine-Alexandre-Henri Poinsinet e Bertin Davesne, debutta al Théâtre Italien il 27 febbraio 1765 ed è un fiasco. Allora il compositore fa rivedere il libretto da Michel-Jean Sedaine e in questa nuova versione viene presentato un anno dopo con grande successo, diventando una delle opere più popolari dell’epoca.

Atto primo. Sophie, figlia di Mr Western, confessa alla dama di compagnia Honora il suo amore per Tom Jones, orfano accolto e allevato dal ricco e magnanimo gentiluomo di campagna Mr. Allworthy. La zia ascolta parte della confessione e si promette di parlarne al fratello al ritorno dalla caccia, però si confonde e riferisce che Sophie è innamorata di Blifil, il nipote di Allworthy. Western, pur titubante, acconsente alle nozze. Quando la ragazza lo viene a sapere, esterna tutta la sua avversione nei confronti di Blifil. Furiosa per la mancata riconoscenza, madame Western esprime la sua violenta ostilità contro Tom Jones.
Atto secondo. Honora informa Tom Jones che Sophie lo ama. Madame Western, che pensa di aver colto i due in flagrante, comunica le imminenti nozze tra la nipote e Blifil. Quest’ultimo viene però respinto dalla ragazza che dapprima confessa invano al padre i suoi veri sentimenti, poi dato che non potrà sposare Tom lo invita a dimenticarla. Visti tutti i guai provocati, Tom Jones è scacciato di casa e ripudiato dal padre adottivo.
Atto terzo. In una locanda Tom incontra Dowling, l’intendente di Allworthy, cui riferisce le sue sventure. Accompagnata da Honora giunge anche Sophie, fuggita di casa. Dowling allora svela un segreto: Tom in realtà non è un trovatello, ma il figlio della sorella di Allworthy, e quindi come fratello maggiore di Blifil spetta a lui l’eredità. Western, che di Blifil non si era mai fidato, acconsente con gioia alle nozze di Tom con Sophie.

Il testo è inframmezzato di piacevoli numeri musicali, come la vivace descrizione della caccia di Mr Western con corni e altri strumenti che riproducono i latrati dei cani e la corsa nei boschi. Le arie dei personaggi maschili hanno l’andamento di una ballad con gli strumenti che si limitano a raddoppiare o a contrappuntare semplicemente la voce, mentre più rifinite sono quelle di Sophie con un uso elegante dei fiati.

L’edizione è quella messa in scena al teatrino di Drottningholm nel 1995 in lingua inglese. Dieci anni dopo uscirà un DVD con una produzione del teatro di Losanna.

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