Unione Musicale

Unione Musicale

Torino, Conservatorio Giuseppe Verdi

7 febbraio 2018

Après un rêve

Se si fosse tenuto a Parigi questo concerto dell’Unione Musicale sarebbe stato esaurito da sei mesi con biglietti a 80€. Qui a fatica si è arrivati a riempire metà del salone del Conservatorio per una serata con una delle interpreti più illustri del panorama lirico francese che i torinesi avevano già potuto ammirare nel Pelléas et Mélisande diretto da Valčuha per la stagione RAI di due anni fa.

Con lo stesso titolo dell’album della Naïve, il soprano Sandrine Piau e la pianista Susan Manoff si sono esibite in un programma che partendo da Felix Mendelssohn è giunto fino a Benjamin Britten. Nel mezzo due autori francesi, Ernest Chausson e Francis Poulenc, e Richard Strauss, in modo da inserire il concerto nel Festival  Strauss ora in corso.

L’eleganza del fraseggio, i legati e la sensualità del timbro sono stati dispiegati con maestria dalla cantante francese che ha incantato con brani di stile molto diverso. Il vertice dello struggimento è stato raggiunto nel famoso Morgen, omaggio di Richard Strauss alla moglie per il loro matrimonio, mentre l’eleganza salottiera delle mélodies di Chausson aveva trovato nella seduzione della voce una perfetta realizzazione. Con Poulenc si è toccata una corda più ironica, come nella poesia C di Aragon che con tutti quei versi che rimano nel suono sé sembra uscita dalla penna di Georges Perec.

Totale cambio di atmosfera con Britten, che gioca con la poesia di William Butler Yeats o con le canzoni popolari, come il magico I Wonder as I Wander, cavallo di battaglia della compianta Cathy Berberian. La Piau ne ha dato una versione ineccepibile e con quel tanto di teatralità che ci ha fatto ricordare la sua tante volte ammirata presenza scenica.

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