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Gaetano Donizetti, Anna Bolena
★★★★☆
New York, Metropolitan Opera House, 15 ottobre 2011
(registrazione video)
Anna Bolena per la prima volta al MET
Al Metropolitan Opera House David McVicar allestirà l’intera “Trilogia Tudor” donizettiana. Per l’Anna Bolena la scelta per la primadonna è caduta su Anna Netrebko, vera beniamina del teatro americano, la quale ha ricoperto lo stesso ruolo pochi mesi fa a Vienna. Il lavoro di Donizetti è per la prima volta a New York e l’attesa è stata premiata dalla performance del soprano russo: l’eleganza e la sontuosità della voce, il luminoso registro acuto, la veemenza e le perfette colorature nella scena della pazzia hanno portato al delirio il pubblico del MET così come era successo a quello della Staatsoper. Come rivale la Netrebko compete facilmente con la Giovanna (Jane Seymour) di Ekaterina Gubanova dall’ampia ma spigolosa voce e dalla non trascinante presenza scenica. Enrico (Henry VIII) ha la voce virile e la monumentale prestanza di Il’dar Abdrazakov che strabuzza forse un po’ troppo gli occhi ma non esagera con la brutalità del personaggio. Molto applaudito il Riccardo (Lord Percy) di Stephen Costello per i sicuri acuti e la liricità della linea di canto. Tamara Mumford presta la sua sensibilità alla parte en travesti dello sfortunato paggio e musico Smeton (Smeaton). Le voci sono sostenute dalla direzione un po’ di routine di Marco Armiliato che lascia molta libertà ai cantanti ma non dimostra altrettanta personalità con l’orchestra.
Con le scenografie di Robert Jones l’allestimento di McVicar punta a una sicura elegante tradizione, ma non si discosta molto da un film in costume, ben fatto, con costumi sontuosi (di Jenny Tiramani) e luci accurate in un’atmosfera in cui predomina il buio. I tocchi registici qui sono più rari del solito, limitandosi ad Anna che appare con una bambina dai capelli rossi, la figlia Elisabetta che sarà protagonista delle due opere successive.

⸪