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«Il gran maestro di lancia Idomeneo» («Ἰδομενεὺς δουρικλυτὸς ἡγεμόνευεν», Iliade libro II, v. 645), nella traduzione del Monti. Così viene definito da Omero uno dei re della Grecia andati a combattere contro Troia. Idomeneo è tra quelli che si nascondono nel ventre del cavallo di legno. È re di Creta ed è tra i più valorosi combattenti nonostante i suoi capelli grigi.
Il suo nome appare 49 volte nell’Iliade e 6 volte nell’Odissea dove si legge che: «… in Creta | Rimenò Idomeneo quanti compagni | Con la vita gli uscir fuori dell’arme: | Un sol non ne inghiottì l’onda vorace» (Odissea Libro III, trad. Pindemonte). Ed è proprio durante una tempesta di mare che il re cretese promette incautamente a Poseidone di sacrificargli il primo umano che avesse incontrato sulla spiaggia. Ma la prima persona che vede è il figlio Orsilocho. Così narra la leggenda accolta anche da Virgilio nel III Libro dell’Eneide.
La prima importante opera moderna sulla figura del mitico eroe greco è di Prosper Jolyot de Crébillon che nel 1705 mette in scena con gran successo alla Comédie-Française Idoménée, tragedia in versi in cinque atti. Qui il figlio si chiama Idamante ed è rivale del padre per l’amore di Érixène. Tutta la pièce è un susseguirsi di languide conversazioni amorose e rimbrotti reciproci tra padre e figlio. C’è sì una scena di tempesta di mare in cui «Neptune en courroux à tant de malheureux | N’offrait pour tout salut que des rochers affreux» (Nell’ira sua, Nettuno, a questi disgraziati | non offriva in salvezza che scogli acuminati), ma qui non c’è alcuna offerta sacrificale. Con lo stesso titolo è il libretto di Antoine Danchet messo in musica da André Campra nel 1712. La sua tragédie en musique in un prologo e cinque atti è la fonte da cui viene tratto il testo in italiano del cappellano di corte padre Giambattista Varesco, Idomeneo re di Creta ossia Ilia e Idamante.
L’opera fu commissionata a Mozart dal principe elettore Carlo Teodoro di Baviera nel 1780, per farla rappresentare in forma privata al Teatro Cuvilliés, il teatro di corte di Monaco nella stagione di carnevale dell’anno successivo. Autore del libretto fu Giambattista Varesco, cappellano di corte dell’arcivescovo di Salisburgo. La composizione fu laboriosa e comportò numerose modifiche a causa della prolissità del libretto, secondo quanto riferì lo stesso Mozart. La prima rappresentazione ebbe luogo il 29 gennaio 1781. Mozart era preoccupato per la resa degli interpreti: temeva in particolare che il castrato Dal Prato non arrivasse a finire l’aria e definì Anton Raaff, il tenore che interpretava Idomeneo, «una statua». Fu invece soddisfatto dell’orchestra di Mannheim, che trovò favolosa, soprattutto i fiati, e per la quale aveva composto una partitura di straordinaria ricchezza timbrica, che per un’altra orchestra sarebbe risultata difficilmente eseguibile.
Sfrondato il numero di personaggi, portati a tre i cinque atti e modificato il finale, il nucleo della storia rimane sì lo strazio del re cretese e del suo voto insano, ma qui si aggiungono umane e toccanti storie di affetti incrociati (1). Il libretto del Varesco narra del ritorno del re di Creta dopo la guerra di Troia che, come dice nella sua disinvolta ortografia il libretto originale «fù non lungi dal porto di Sidone sorpreso da sì fiera tempesta, che vinto dal timore, fece voto à Nettuno di sacrificargli il primo qualsiasi Uomo, che sarà per incontrare al suo sbarco sul lido, qualora Egli ottenga per se, e per la sua Gente lo scampo dall’imminente naufragio».
Il Varesco sorvola prudentemente sulla pericolosa passione di Idomeneo per Ilia (che è la sua preda di guerra), ma complica l’intrigo amoroso introducendo il personaggio di Elettra. La figlia di Agamennone, dopo i noti fatti che hanno portato all’uccisione della madre Clitennestra, si è rifugiata a Creta dove si è innamorata di Idamante, il quale ama invece Ilia, figlia di Priamo, il re di Troia.
Atto I. Dopo la caduta di Troia, Idomeneo, re di Creta, torna in patria dal figlio Idamante, ma la sua flotta in prossimità dell’isola è colta dalla tempesta. Vinto dal timore, Idomeneo fa voto a Nettuno di sacrificargli il primo uomo che incontrerà non appena giunto a terra. Lacerata tra l’amore per un nemico e l’onore di principessa troiana, Ilia respinge Idamante che, informato dell’imminente arrivo del padre, libera i prigionieri troiani e dichiara a Ilia il suo amore. Elettra, a sua volta, accusa Idamante di proteggere il nemico e di oltraggiare tutta la Grecia. Frattanto giunge Arbace, confidente del re, a portare la falsa notizia che Idomeneo è annegato dopo un naufragio. Idamante allora si ritira in preda al suo dolore, mentre Elettra sfoga la sua disperata gelosia, pensando che ormai Idamante, divenuto il nuovo sovrano, sposerà Ilia. Dalla spiaggia si scorge la flotta di Idomeneo sul mare in burrasca e si odono le grida dell’equipaggio. Idamante, figlio di Idomeneo, si reca sulla spiaggia, avvisato erroneamente del naufragio del padre. Idamante è il primo uomo che il padre incontra sulla spiaggia. I due non si riconoscono, a causa della lunga assenza di Idomeneo, se non in seguito e Idomeneo inorridisce quando scopre che il giovane incontrato è suo figlio Idamante: preso dal terrore, fugge e gli vieta di seguirlo. Idamante esprime profondo stupore per il comportamento del padre. Intermezzo, articolato in due episodi: una marcia dei soldati rientranti in patria e un coro inneggiante a Nettuno.
Atto II. Idomeneo confessa ad Arbace l’orribile voto che ha fatto per salvarsi la vita. Arbace gli suggerisce, per sottrarsi al suo terribile voto, di inviare Idamante con Elettra ad Argo; ma Idomeneo sospetta che Idamante e Ilia si amino. Elettra manifesta la sua gioia sentendosi ormai prossima a realizzare il suo desiderio più ardente. Al momento della partenza Idomeneo esorta il figlio ad affrettarsi verso Argo, però, Nettuno scatena una nuova tempesta e dal mare si leva un orribile mostro. Il re grida il suo sdegno a Nettuno, gridandogli di prendersela solo con lui, non con tutta Creta. Il popolo, spaventato alla vista del mostro, si rifugia dentro Sidone.
Atto III. Ilia affida ai venti il suo messaggio d’amore per Idamante che le dichiara di essere deciso a cercare la morte combattendo il mostro e Ilia, commossa, gli confida il suo amore. Giungono Idomeneo ed Elettra e, ancora una volta, il re ordina al figlio di lasciare Creta per sottrarsi alla morte. Arbace annuncia che il popolo vuole che Idomeneo confessi il suo segreto, e lamenta il destino della città. Il Gran Sacerdote sollecita il re a compiere il voto e chiede il nome della vittima e il re pronuncia il nome del figlio. Inizia il rituale del sacrificio, ma giunge Arbace ad annunciare che Idamante ha ucciso il mostro. Il principe ora sa tutto e si dichiara pronto a morire, ma, nel momento in cui Idomeneo sta per colpirlo, Ilia si precipita tra le sue braccia e si offre come vittima al posto dell’uomo che ama. All’improvviso si sente la voce dell’Oracolo di Nettuno: Idomeneo deve rinunciare al trono in favore di Idamante che sposerà Ilia e poi regnerà in luogo del padre. Elettra, furente, impreca e poi fugge. Idamante viene incoronato tra cori e danze.
Nonostante l’apprezzamento del pubblico della corte di Monaco, negli anni seguenti Idomeneo non conobbe tuttavia che una sola ripresa, quando il 13 marzo 1786 fu rappresentato privatamente in forma di concerto diretto dal compositore a Vienna, nel palazzo del principe Auersperg. Per l’occasione, oltre all’apporto di diversi tagli e alla sostituzione di alcuni numeri della partitura originale con altri composti ex novo, Mozart dovette riscrivere per tenore la parte di Idamante. Questo comportò una ridistribuzione vocale negli ensemble dell’opera. (1)
Nell’occorrenza del 250° anniversario della nascita di Mozart (1756-2006) la DECCA si dedica all’impegnativa impresa di registrare su video a Salisburgo le rappresentazioni di tutte le opere del suo insigne concittadino. Nasce così il progetto M22 su 33 dvd. Non tutte le produzioni sono allo stesso livello, ma questo Idomeneo è forse la migliore fra tutte. Messo in scena dai coniugi Herrmann con molta intelligenza, il buon risultato della produzione è sostenuto anche da un ottimo cast di interpreti. Ramón Vargas e Magdalena Kožená, rispettivamente padre e figlio, si dimostrano grandi specialisti di questo repertorio e ottimi attori, ma è l’Elettra di Anja Harteros a rubare la scena e viene giustamente salutata dal pubblico di Salisburgo da un lunghissimo applauso a scena aperta dopo la sua ultima aria. Con il suo abito d’alta moda – prima rosso fuoco e poi al terz’atto viola con guarnizioni di aculei d’istrice – non è la furia isterica cui ci hanno abituato molte prima di lei, ma una donna sinceramente innamorata e dolente per il suo sentimento non corrisposto. La Harteros è superba sul piano vocale e molto convincente su quello drammatico.
Alla guida della Camerata Salzburg c’è Sir Roger Arthur Carver Norrington, uno specialista della prassi filologica che però non rinuncia alla verve e alla drammaticità nei momenti giusti. La scena, minimalista ma efficace degli Herrmann, si estende a inglobare la fossa orchestrale che viene così incorniciata da passerelle luminose sui quattro lati che permettono agli interpreti di avvicinarsi molto al pubblico con un effetto di maggior partecipazione. Bellissime le luci ed eccezionale l’acustica del teatro che permette agli interpreti di cantare con la spalle al pubblico senza problemi. Inquietante e sinistra la figura in scena di un Nettuno muto, nelle vesti dell’attore Andreas Schlager, vero deus ex machina assetato di sangue. Ma sono molti i momenti di grande teatro raggiunto dalla regia come il finale del second’atto, dove è palpabile il terrore del «mostro spietato» ottenuto con mezzi semplici, ma teatralmente estremamente efficaci. Eccellente la regia video di Thomas Grimm. Immagine e audio perfetti grazie anche alla distribuzione su due dischi.
(1) Ecco lo schema delle due versioni:
Versione di Monaco (1781)
Atto primo
Recitativo accompagnato Quando avran fine omai
N. 1 Aria Padre, germani, addio! (Ilia)
N. 2 Aria Non ho colpa (Idamante)
N. 3 Coro Godiam la pace
Recitativo Or sì dal cielo (Idamante, Ilia)
Recitativo Estinto è Idomeneo
N. 4 Aria Tutte nel cor vi sento (Elettra) attacca:
N. 5 Coro Pietà! Numi, pietà attacca:
Pantomima e Recitativo Eccoci salvi alfin (Idomeneo)
Recitativo Oh, voto insano
N. 6 Aria Vedrommi intorno l’ombra dolente (Idomeneo)
Recitativo Spietatissimi Dei! (Idomeneo, e Idamante)
N. 7 Aria Il padre adorato (Idamante)
Intermezzo
N. 8 Marcia
N. 8a Ballo delle donne Cretesi
N. 9 Coro Nettuno s’onori
Atto secondo
N. 10a Aria Se il tuo duol (Arbace)
N. 11 Aria Se il padre perdei (Ilia)
Recitativo Qual mi conturba i sensi
N. 12 Aria Fuor dal mar (Idomeneo)
Recitativo Chi mai del mio provò piacer più dolce?
N. 13 Aria Idol mio, se ritroso (Elettra) attacca:
N. 14 Marcia Odo da lunge armonioso suono (Elettra)
N. 15 Coro Placido è il mar, andiamo (Elettra, Coro)
N. 16 Terzetto Pria di partir, oh Dio! (Elettra, Idamante, Idomeneo) attacca:
N. 17 Coro Qual nuovo terrore attacca:
Recitativo Eccoti in me, barbaro Nume! (Idomeneo)
N. 18 Coro Corriamo, fuggiamo
Atto terzo
Recitativo Solitudini amiche e
N. 19 Aria Zeffiretti lusinghieri (Ilia) attacca
Recitativo Ei stesso vien (Ilia)
Recitativo Odo?
N. 20a Duetto S’io non moro a questi accenti (Idamante, Ilia)
Recitativo Cieli! che vedo?
N. 21 Quartetto Andrò ramingo e solo (Ilia, Elettra, Idamante, Idomeneo
Recitativo Sventurata Sidon
N. 22 Aria Se colà ne’ fati è scritto (Arbace)
N. 23 Recitativo Volgi intorno lo sguardo (Gran Sacerdote, Idomeneo
N. 24 Coro Oh voto tremendo! attacca:
N. 25 Marcia
N. 26 Cavatina con coro Accogli, oh re del mar (Idomeneo, Sacerdoti)
N. 27 Recitativo Padre, mio caro padre (Idamante, Idomeneo, Ilia, Gran Sacerdote, Elettra)
N. 28 La voce Idomeneo cessi esser re
N. 29 Recitativo Oh ciel pietoso! (Idomeneo, Idamante, Ilia, Arbace, Elettra)
N. 30 Coro Scenda Amor, scenda Imeneo
N. 31 Balletto (KV 367) in re maggiore
Versione di Vienna (1786)
Ouverture
Atto primo
Recitativo [accompagnato] Quando avran fine omai
N. 1 Aria Padre, germani, addio! (Ilia)
N. 2 Aria Non ho colpa (Idamante)
N. 3 Coro Godiam la pace
Recitativo Or sì dal cielo (Idamante, Ilia)
Recitativo Estinto è Idomeneo
N. 4 Aria Tutte nel cor vi sento (Elettra) attacca:
N. 5 Coro Pietà! Numi, pietà attacca:
Pantomima e Recitativo Eccoci salvi alfin (Idomeneo)
Recitativo Oh, voto insano
N. 6 Aria Vedrommi intorno l’ombra dolente (Idomeneo)
N. 7 Aria Il padre adorato (Idamante)
Intermezzo
N. 8 Marcia
N. 8a Ballo delle donne Cretesi
N. 9 Coro Nettuno s’onori
Atto secondo
N. 10 Aria Non temer, amato bene (Idamante)
N. 11 Aria Se il padre perdei (Ilia)
Recitativo Qual mi conturba i sensi
N. 12 Aria Fuor dal mar (Idomeneo)
Recitativo Chi mai del mio provò piacer più dolce?
N. 13 Aria Idol mio, se ritroso (Elettra) attacca:
N. 14 Marcia Odo da lunge armonioso suono (Elettra)
N. 15 Coro Placido è il mar, andiamo (Elettra, Coro)
N. 16 Terzetto Pria di partir, oh Dio! (Elettra, Idamante, Idomeneo) attacca:
N. 17 Coro Qual nuovo terrore attacca:
Recitativo Eccoti in me, barbaro Nume! (Idomeneo)
N. 18 Coro Corriamo, fuggiamo
Atto terzo
Recitativo Solitudini amiche
N. 19 Aria Zeffiretti lusinghieri (Ilia) attacca:
Recitativo Ei stesso vien (Ilia)
Recitativo Odo?
N. 20b Duetto Spiegarti non poss’io (Idamante, Ilia)
Recitativo Cieli! che vedo?
N. 21 Quartetto Andrò ramingo e solo (Ilia, Elettra, Idamante, Idomeneo)
Recitativo Sventurata Sidon!
N. 22 Aria Se colà ne’ fati è scritto (Arbace)
N. 23 Recitativo Volgi intorno lo sguardo (Gran Sacerdote, Idomeneo)
N. 24 Coro Oh voto tremendo! attacca:
N. 25 Marcia
N. 26 Cavatina con coro Accogli, oh re del mar (Idomeneo, Sacerdoti)
N. 27 Recitativo Padre, mio caro padre (Idamante, Idomeneo, Ilia, Gran Sacerdote, Elettra)
N. 27a Aria No, la morte (Idamante)
N. 28a La voce Idomeneo cessi esser re
N. 29 Recitativo Oh ciel pietoso! (Idomeneo, Idamante, Ilia, Arbace, Elettra)
N. 29a Aria D’Oreste, d’Aiace (Elettra)
N. 30 Recitativo Popoli, a voi l’ultima legge
N. 30a Aria Torna la pace (Idomeneo)
N. 31 Coro Scenda Amor, scenda Imeneo
⸫
- Idomeneo, Harding/Bondy, Milano, 7 dicembre 2005
- Idomeneo, Jacobs/Michieletto, Vienna, 13 novembre 2013
- Idomeneo, Bondi/Livermore, Valencia, 1 maggio 2016
- Idomeneo, Currentzis/Sellars, Salisburgo, 27 luglio 2019
- Idomeneo, Caridys/Romero Nunes, Monaco, 24 luglio 2021
- Idomeneo, Pichon/Miyagi, Aix-en-Provence, 8 luglio 2022
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